Bollettino Colture
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- Pubblicato Giovedì, 18 Luglio 2013 16:21
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ARSSA - SERVIZIO AGROMETEOROLOGIA “Villa Margherita” – CUTRO (KR) |
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Bollettino n 31 |
Del 20/09/2012 |
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Valido fino al |
26/09/2012 |
Vite | Olivo | Agrumi | Pesco | |
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Dati meteorologici: valori medi
Legenda: T med = Temp. media (°C) T min = Temp. media minima (°C) T max = Temp. media massima (°C) Urmed = Umidità Rel. media (%) Tmin. min = Tempp. minima assoluta (°C) Tmin. min = Tempp. massima assoluta (°C) Pioggia = Precipitazioni totali (mm) |
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Situazione meteo |
Situazione meteorologica dal 12 al 18 Settembre 2012: Il passaggio di una saccatura di origine atlantica da cui si è isolato un minimo depressionario sulle regioni Centro- Meridionali ha apportato, specie nel periodo 12-15 sett., precipitazioni sull'intera regione. Mediamente gli accumuli pluviometrici sono stati pari a 16,5 mm con valori superiori ai 40 mm a Donnici e Gioia tauro. Le temperature massime hanno risentito di tale fase perturbata, risultando di circa 3°C inferiori alla settimana precedente e con valori inferiori alla norma di circa 1°C.
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Vite |
Per i vitigni precoci, come Chardonnay, Pinot B., ecc. la raccolta è giunta a conclusione. La maggior parte dei vitigni autoctoni è nella fase di "Maturazione tecnologica" e le operazioni di raccolta sono iniziate in quasi tutti i comprensori. Dalle analisi effettuate su uve prelevate presso aziende rappresentative i risultati sono stati i seguenti: Analisi di laboratorio del 20/09/2012
Situazione fitosanitaria ed operazioni colturali Peronospora (Plasmopara viticola): si riscontrano solo sintomi di vecchi attacchi della malattia sia su grappoli (Peronospora larvata) che su foglie (macchie clorotiche con necrosi).
Oidio (Uncinola necator): non si riscontrano nuove infezioni del fungo.
VIROSI: sono stazionari i sintomi attribuibili al gruppo delle "malformazioni infettive"e "giallumi" anche se sono in aumento le necrosi delle foglie.
MARCIUMI: laddove la difesa fitosanitaria non è stata adeguata sono in ulteriore aumento i marciumi derivanti da funghi saprofiti, batteri e lieviti. Nei vigneti dove si verifica la presenza del moscerino della vite,(la Drosofila), è certamente presente il "marciume acido".
Tignoletta della vite (Lobesia botrana) Dalle trappole a feromone si evince che dal 29/08/2012 è in atto la quarta generazione del fitofago. Dall'ultima rilevazione le catture sono in diminuzione (14/trappola). MAL DELL'ESCA: in tutte le località monitorate le infezioni risultano stazionarie.
Programma di difesa integrata Nei vigneti dove i grappoli presentano sintomi diffusi di stress idrici con avvizzimento e disseccamento degli acini, si consiglia di anticipare la raccolta. Considerato che la vendemmia è iniziata con un certo anticipo rispetto agli anni precedenti non si consigliano ulteriori trattamenti fitosanitari salvo casi eccezionali. Peronospora (Plasmopara viticola): nessun trattamento
(link ai prodotti consigliati).
Oidio (Uncinola necator): nessun trattamento
(link ai prodotti consigliati)..
TIGNOLETTA: (Lobesia botrana): non si consigliano trattamenti. . VIROSI: segnare le piante colpite al fine di evitare il diffondersi del virus ad altri ceppi durante le successive operazioni di potatura. E' importante individuarle in questo momento in quanto con l'innalzamento delle temperatura la sintomatologia tende a diminuire. Si ricorda, inoltre, che per le piante contrassegnate le forbici utilizzate dovranno essere preventivamente e successivamente disinfettate con semplice candeggina. Allontanare dal vigneto le piante completamente distrutte dalla malattia. In corrispondenza dei ceppi eliminati aprire una buca nel terreno e cospargere tutta la superficie di calce spenta. MARCIUMI: nessun trattamento. MAL DELL'ESCA E VIROSI: segnare le piante colpite al fine di evitare il diffondersi dell'avversità ad altri ceppi durante le successive operazioni di potatura. Si ricorda, inoltre, che per le piante contrassegnate le forbici utilizzate dovranno essere preventivamente e successivamente disinfettate con semplice candeggina. In caso di piante parzialmente colpite è possibile avviare un loro recupero mediante eliminazione delle parti di legno infetto e disinfezione delle ferite con prodotti rameici o apposite preparati cicatrizzanti. Le piante completamente distrutte dalla malattia vanno espiantate, allontanare dal vigneto ed avviate all'inceneritore più vicino. In corrispondenza dei ceppi eliminati aprire una buca nel terreno e cospargere tutta la superficie di calce spenta.
Operazioni colturali Completare le operazioni propedeutiche alla raccolta compresa l'eliminazione delle foglie basali per "liberare" i grappoli. Non defogliare eccessivamente in quanto, in caso di grandine, le stesse foglie fungono da protezione sia per i grappoli che per i tralci.
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Olivo
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La Carolea ha raggiunto la fase: "90% delle dimensioni finali delle drupe" pertanto si consiglia di completare la raccolta per la produzione di "Olive verdi da tavola". Nelle zone costiere è iniziato il viraggio delle drupe (I frutti di color verde cupo diventano di un verde chiaro, giallastro) ed in alcuni casi è stato riscontrato un inizio della fase di l'invaiatura. Le varietà precoci, come il Leccino, sono in fase di invaiatura.
Situazione fitosanitaria e operazioni colturali OCCHIO DI PAVONE (Spilocea oleaginea): Dai rilievi in campo si riscontrano solo sintomi di vecchi attacchi. ROGNA DELL'OLIVO (Pseudomonas savastanoi): è una batteriosi presente nei nostri oliveti ed in certi casi con sintomatologia diffusa specie nelle località già colpite da grandinate o gelate. Il sintomo più evidente consiste in ammassi tumorali (escrescenze tondeggianti) brunastri soprattutto su giovani rametti. TIGNOLA DELL'OLIVO (Prays oleae, Bern.): Dalle trappole a feromone si evince che dal 05/09/2012 è in atto la terza generazione del fitofago e l'inizio della cascola "parassitaria" dei frutti. Dall'ultima rilevazione le catture sono in aumento (25/trappola).
MOSCA DELL’OLIVO: (Bactrocera Oleae): nelle trappole cromotropiche ed a feromone le catture sono dell'ordine di 10-15 adulti/trappola. Dal campionamento sulle drupe si riscontrano infestazioni con punture fertili dell'ordine del 10% specie nelle zone costiere del basso marchesato.
MACROPHOMA DALMATICA (Camarosporium dalmaticum): Sono in ulteriore aumento i sintomi di questa avversità. Le punture di mosca provocano l’insediamento del fungo Macrophoma dalmatica che viene trasportato dal Dittero Cecidomide Prolasioptera berlesiana nel momento in cui depone il proprio uovo accanto a quello della mosca: la larva del Cecidomide si nutrirà dell’uovo o della larva della mosca e successivamente anche del micelio fungino. Pertanto per evitare danni, soprattutto per le olive da mensa, si deve trattare la mosca delle olive all’inizio dell’infestazione della Bactocera. La presenza del Macrophoma è evidenziata da una macchia bruna e da una depressione più o meno ampia: la drupa attaccata cadrà precocemente. COCCINIGLIA MEZZO GRANO DI PEPE (Saissetia oleae): sono stazionarie le infestazioni sia su germogli che su foglie con livelli di infestazione inferiori alla soglia d'intervento. OZIORRINCO (Otiorrhynchus cribricollis): sono pressoché assenti nuovi attacchi. MARGARONIA (Palpita unionalis): sono stazionari i sintomi sulle giovani foglioline all'apice dei germogli
Programma di difesa integrata OCHIO DI PAVONE (Spiloce oleagina): nessun intervento
ROGNA DELL'OLIVO (Pseudomonas savastanoi): Nelle zone colpite da grandine eseguire un trattamento con prodotti a base di rame.
Si ricorda che in genere la lotta è di tipo preventivo: a) potatura di rimonda e distruzione dei materiali infetti; b) protezione delle ferite con sali di rame; c) slupatura: rimozione delle masse tumorali presenti su branche e tronco e parte del legno interessato e disinfezione delle ferite con sali di rame e) per i nuovi impianti utilizzare varietà meno sensibili e materiale sano.
FUNGHI DELLA CARIE: eliminare le parti colpite dalla carie, fino al legno vivo o potare le parti interamente colpite. Proteggere le parti slupate e i grossi tagli di potatura, rispettivamente con la fiamma o con prodotti a base di rame e paste cicatrizzanti.
TIGNOLA DELL'OLIVO (Prays oleae, Bern.): nessun intervento
COCCINIGLIA MEZZO GRANO DI PEPE (Saissetia oleae): nessun intervento. Si ricorda che il trattamento è ammesso solo al superamento della soglia d’intervento (5-10 neanidi vive per foglia) con i seguenti sostanze attive: OLIO BIANCO o FOSMET, alle dosi riportate in etichetta
OZIORRINCO (Otiorrhynchus cribricollis): Per il controllo di questo fitofago sono sufficienti alcuni interventi agronomici come:
MOSCA DELL’OLIVO: (Bactrocera Oleae): Per le olive verdi da tavola si consiglia di completare al più presto la raccolta.
Per le olive da olio, considerato che è stata raggiunta la soglia di intervento del 10% di infestazione attiva (uova e larve), si consiglia di eseguire il primo intervento. Tipi di controllo: - Preventivi (adulticidi) utilizzando esche proteiche avvelenate o applicando il metodo “Attract and Kill” utilizzando trappole innescate con feromone e impregnate con Deltametrina o Lamdacialotrina; - Larvicidi al superamento della soglia intervenire, nelle prime fasi di sviluppo della mosca (uova, larve di prime età). I principi attivi da utilizzare sono i seguenti: DIMETOATO, FOSMET, IMIDACLOPRID, SPINOSAD (quest’ultimo principio attivo come applicazione con esca specifica pronta all’uso).
MACROPHOMA DALMATICA (Camarosporium dalmaticum): Al trattamento contro la mosca delle olive associare un prodotto rameico alla miscela.
MARGARONIA (Palpita unionalis): il livello degli attacchi riscontrati negli oliveti adulti non giustifica un trattamento specifico per il controllo del fitofago. Sui giovani impianti se vi è presenza di margaronia intervenire con Bacillus thuringensis, var. kurstaki, con aggiunta di mezzo Kg di zucchero o melasso per ettolitro. Trattare la sera impiegando acqua leggermente acidula.
Operazioni colturali Tenere sotto controllo le erbe infestanti.
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Agrumi
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La coltura si trova nella fase di "ingrossamento dei frutti".
Situazione Fitosanitaria ed operazioni colturali
COCCINIGLIA ROSSA ( Aonidiella Aurantii): Il picco di sfarfallamento della generazione in atto è avvenuto lo scorso 12 settembre. Nelle trappole a feromone sono in sensibile diminuzione le catture, in media pari a 600 adulti/trappola. Sui frutti si riscontrano infestazioni con la presenza di forme mobili e adulti della precedente generazione.
MINATRICE SERPENTINA (Phillocnistys citrella): si riscontra un ulteriore rallentamento dell'attività larvale a carico delle giovani foglie all'apice dei germogli.
MOSCA MOSCA MEDITERRANEA DELLA FRUTTA (Ceratitis capita): nelle trappole a feromone si riscontrano le prime catture con lievi attacchi anche sui frutti.
COTONELLO(Planococcus citri): sono in lieve aumento le infestazioni di questo insetto specie a carico delle foglie ed in particolare sulla pagina inferiore delle stesse, nochè nelle zone di contatto dei frutti. La cocciniglia vive in colonie che si localizzano nei punti di contatto tra i vari organi (frutti, foglie ecc.), nelle parti più riparate, all'ombra. Si localizza sul peduncolo dei frutti provocandone la cascola.
Programma di difesa integrata
COCCINIGLIA ROSSA ( Aonidiella aurantii): per chi non lo avesse ancora eseguito si consiglia un trattamento (soglia di intervento 15% di frutti infestati con uno o più individui vivi non parassitizzati/frutto). Utilizzare OLIO BIANCO all’1- 1,2% o OLIO ESTIVO al 2% o altri prodotti autorizzati secondo le modalità e alle dosi riportate in etichetta.
MINATRICE SERPENTINA (Phillocnistys citrella): nessun trattamento COTONELLO(Planococcus citri): Il trattamento contro la cocciniglia rossa è efficace anche contro questo fitofago. Campionamento: controllare 10 frutti/pianta su almeno 10 piante/ha, per un totale di 100 frutti/ha, a partire da quando i frutti raggiungono i 2 cm di diametro; Soglia di intervento: - Controllo biologico - iniziare i lanci degli ausiliari specifici (Leptomastix dactylopii) alla comparsa delle prime forme mobili sugli organi vegetali esaminati; - Controllo chimico - superata la soglia del 5% dei frutti infestati con uno o più individui vivi non parassitizzati sul frutto, intervenire con OLIO BIANCO all’1- 1,2% o OLIO ESTIVO al 2%
MOSCA MEDITERRANEA DELLA FRUTTA (Ceratitis capita) - al momento non si consigliano trattamenti. Si ricorda che soglia di intervento è pari a 20adulti/trappola a settimana e/o le prime punture sui frutti a partire dalla fase di invaiatura. Al superamento della soglia effettuare un trattamento fitosanitario con ETOFENPROX o FOSMET o SPINOSAD (quest’ultimo principio attivo come applicazione con esca specifica pronta all’uso).
Operazioni colturali
Effettuare operazioni di potatura per eliminare i succhioni (germogli in rapido accrescimento che si sviluppano da altri rami o branche). I succhioni sono dannosi in quanto sottraggono eccessive quantità di acqua e nutrienti, inoltre non permettono una buona aerazione all’interno delle piante, e di conseguenza favoriscono lo sviluppo di insetti e microrganismi dannosi
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Per qualsiasi chiarimento rivolgersi ai tecnici impegnati nell'attività di assistenza tecnica. |
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N.B. PER LE PRODUZIONI BIOLOGICHE, si ricorda che i prodotti da impiegare sono quelli stabiliti dalle relative normative. ------------------------------------------------------------------- BOLLETTINO A CURA DEL SERVIZIO AGROMETEOROLOGIA ARSSA “VILLA MARGHERITA” CUTRO (KR) RESPONSABILI: D.SSA P. CIRONE e DR R. CATERISANO Per ulteriori informazioni contattare i seguenti numeri telefonici: 0962794561 – 096284055 ore 09:00-13:00 Lun.-Ven. E-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. |